Il The Guardian ha pubblicato un articolo sulle radici del neoliberismo. Rifletterci sopra fa solo del bene per capire i guai che stiamo vivendo e per uscire dalla crisi e costruire una moderna cultura progressista.
Monetarismo e liberismo come assenza di regole e indifferenza ai valori dell’uguaglianza, della pace e della salvaguardia dell’ambiente hanno creato una miscela socialmente esplosiva e regressiva!
Naturalmente i vari progressismi non hanno saputo superare il vecchio statalismo e le vecchie ricette keynesiane e via via si sono adeguati e resi subalterni al neo liberismo.
Si è rinunciato a queste sfide:
1) Selezionare un’idea-progetto economico sociale capace di fare sintesi tra crescita, uguaglianza e sostenibilità sociale ed ambientale
2) Dare una nuova governance alla globalizzazione frenando la devastante finanziarizzazione dell’economia e investendo su i nuovi processi di prodotti e di innovazione della reale economia produttiva ridando al lavoro una moderna centralità
3) Combattere i fenomeni della grande criminalità mafiose, terroristiche e affaristico speculative vissute come un problema centrale a cui dare priorità di impegno costante tanto sul piano territoriale che globale
4) Costruire una risposta progettuale in Europa in grado di superare il monetarismo e il burocratismo neoliberista dell’Unione Europea con la progressiva costruzione degli Stati Uniti d’Europa in funzione sociale e di sviluppo
4) Affrontare nel laboratorio del Mediterraneo i nuovi percorsi di pace per disinnescare i conflitti territoriali, economici e neo islamici, di cooperazione per determinare un contesto di sviluppo sostenibile in grado di governare l’immigrazione anch’essa in chiave sociale e di auto sviluppo...
5) Selezionare una classe dirigente ricca di visione e capacità progettuale sul versante del legame della legalità democratica con lo sviluppo sostenibile
https://www.theguardian.com/books/2016/apr/15/neoliberalism-ideology-problem-george-monbiot?CMP=fb_gu
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