LA LEZIONE DEL COVID 19 CONTINUA AD ESSERE SOTTOVALUTATA di Giuseppe Lumia

 



Sono di nuovo giorni drammatici: il Covid 19 è tornato a piegare le gambe dell’umanità, a mettere a grave rischio la nostra salute e a incidere pesantemente sulla vita quotidiana di ognuno di noi. 


Davanti ai dati sempre più preoccupanti sulla  diffusione del virus, nella politica e nella stessa società bisogna smettere di alimentare conflitti sterili e ricercare morbosamente solo il futile consenso, dividendosi tra negazionisti e rigoristi a seconda dei sondaggi di opinione del momento.


L’Occidente, in particolare,  pensava di essere più forte e al riparo da pericoli di tale devastante portata, che di solito colpiscono i Paesi più arretrati, e così si è presentato  presuntuoso e impreparato all’appuntamento inedito della pandemia, dimostrando purtroppo evidenti limiti strutturali.


Almeno tre di questi limiti causano effetti devastanti.


1) Anni e anni di liberismo, piuttosto che innovare i vari sistemi di Welfare, hanno disarticolato e ridotto al lumicino le politiche pubbliche, con conseguenze gravissime, in particolare nel settore della Sanità, di cui solo adesso ci si accorge. 


2) Le disuguaglianze sociali ancor di più in questo contesto stanno avvelenando la convivenza: il ceto medio è diventato sempre più basso, il ceto basso sempre più povero, il ceto povero sempre più misero. In questa grave condizione, si riducono la disponibilità a fare sacrifici, che invece il contrasto alla diffusione del Coronavirus imporrebbero, e la fiducia nella forza della democrazia.


3) Emerge in tutta la sua realtà che non ci sono più leadership e classi dirigenti  capaci di ampie visioni, esperte di nuove progettualità e abili nel governo concreto ed efficace. Al contrario, il più delle volte si preferisce rincorrere i successi brevi e fallaci dell’IO-comunicativo invece di coltivare una avanzata e aperta dimensione del Noi.


Anche l’Europa deve rompere gli indugi e compiere uno storico passo in avanti in termini di sviluppo sostenibile sotto il profilo sociale e ambientale, imboccando al più presto la strada costituente degli Stati Uniti d’Europa: solo in questo modo, infatti, l’obiettivo della lotta al virus e, più in generale, la promozione della sostenibilità sociale e ambientale potranno essere perseguiti in modo corale da tutti i Paesi membri, secondo un virtuoso approccio Federale in grado di promuovere una vera Unità. 


In sostanza, dalla stessa pandemia da Covid-19 possiamo uscire solo con l’energia vitale che si esprime operando tutti insieme, con l’aiuto della finora tanto vituperata Europa, applicando misure comuni per recuperare dinamismo, superare definitivamente la crisi e aprire a nuovi percorsi di partecipazione e di sviluppo sostenibile.

Commenti

  1. Amen. Purtroppo in Italia ci sono politici ma non statisti. Una volta chi non sapeva giocare a calcio Faceva l’allenatore e così la maggior parte degli italiani diventarono allenatori, oggi invece fanno i politici con le gravi conseguenze da Te descritte . E.... speriamo che non si finisca in una guerra civile, l’anticamera di una nuova dittatura. Un abbraccio

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  2. Condivido parola per parola. D'altra parte, Massimo D'Alema fa analoga analisi sulla crisi dell'Occidente sia in un'ampia intervista su Il Riformista, sia nel suo recente libro "Grande è la confusione sotto il cielo". Perché D'Alema e Lumia hanno visione del mondo e del futuro, vanno oltre l'oggi, il contingente. Ragionano da statisti. Politica con la P maiuscola, e oltre la politica del momento.

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