PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO NEGLI STATI UNITI D’AMERICA di Giuseppe Lumia



Le primarie americane del Partito Democratico sono entrate nel vivo. “Joemoment”, Joe Biden mette un’ipoteca sul risultato finale. Nel Super Tuesday minore in Stati come il Michigan, Mississippi, Missouri, Idaho, North Dakota, Washington State con 352 delegati batte Bernie Sanders con una rimonta che era nell’aria ma che comunque ha del sorprendente. Adesso ci sarà un passaggio che possiamo definire decisivo il 17 Marzo in Florida, Ohio, Arizona, Illinois.  Alcune riflessioni possiamo già avanzarle sui due protagonisti. 

BERNIE SANDERS. Il favorito. 
1) Troppo sicuro di sè. Alla fine si è isolato, ha curato poco le alleanze sociali progressiste: ad esempio con le comunità organizzate afro-americane o latino-americane e con le minoranze impegnate sui diritti civili, delle donne e ambientali... 
2) Trascura le alleanze interne al Partito Democratico e con i suoi esponenti che governano gli Stati e le Città... 
3) Fa il pieno sui diritti sociali (bravissimo) ma trascura gli altri temi, quelli ambientali, dei diritti civili e del mondo produttivo e professionale compreso quello agricolo... 
4) È abbastanza sostenuto dai giovani ma ha poco sostegno invece della cultura e degli artisti...

JOE BIDEN. L’outsider.
1) Si è rivelato più statista. Nei momenti di difficoltà viene apprezzata ancor di più questa dote. Il Coronavirus crescerà anche negli Stati Uniti e richiederà una leadership più solida e riflessiva rispetto anche allo stesso disastroso Trump... 
2) Più attento alle alleanze. Gioca più di squadra che di “io”. All’interno del Partito Democratico ha solide convergenze così anche in ampi settori progressisti della società come le minoranze di origine africana e latina, come gli attivisti dei diritti civili, delle donne e ambientali... 
3) Può contare sul sostegno forte di Obama che pensa anche al dopo Trump per cui pure  perdere con Biden non gli preclude la possibilità di sostenere una donna (anche la bravissima moglie) nel  2024... 
4) Biden finalmente parla di rilancio del ceto medio basso che è diventato il problema dei problemi in America e in tutte le  società in Occidente... 
5) Comunque se l’economia americana continua a tirare e non viene bloccata dal Coronavirus lo stesso Trump ha buone  possibilità di rivincere perché Biden non fa sognare e non ha un carisma naturale di movimento e di dinamicità...

Se i due alle fine delle primarie si alleassero? Magari. Chi vince le primarie viene sostenuto dall’altro. Come sostiene Salvatore Calleri con una lucida lettura sarebbe una ottima soluzione per mettere insieme una leadership e una forza d’urto intorno al Partito Democratico considerevole e competitiva.

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