La crisi più pazza del mondo di Salvatore Calleri


La crisi più pazza del mondo.

No, non è un titolo di un film ferragostano, ma poco ci manca e verrebbe pure da ridere un pochino se non fosse che si gioca con il futuro del nostro Paese.

Una crisi che nasce da Salvini derivante dalle tante incompatibilità esistenti con la componente dei 5s. Un Salvini che dirige una lega in ascesa bulimica di consensi post elezioni europee.

Eppure dopo l'apertura della crisi con la sfiducia a Conte... Al momento non succede niente, tranne che guarda caso si scopre che esistono teoricamente maggioranze alternative, su cui non entro nel merito.

I ministri leghisti rimangono al loro posto. Il premier Conte, che scrive una lettera tanto interessante quanto diretta a Salvini, fino al 21 rimane al suo posto e... Non si capisce se Salvini ci abbia ripensato o meno. Si aggiunge a ciò il risveglio politico di Renzi che ritorna attore e contraddicendo il suo no ai grillini, cambia idea per evitare di tornare al voto dove i renziani verrebbero ridimensionati.

Con tutto il rispetto sembra una telenovela social. Sembra la crisi più pazza del mondo aperta nel momento più delicato: le nomine della commissione europea oltre alla legge di bilancio.

Nel frattempo a crisi aperta i ministri continuano a fare i ministri litigando come di consueto... Bah.

Nulla sarà come prima ed alcune carriere politiche potrebbero esser finite.

Chi troppo sale velocemente scende... È già avvenuto e potrebbe essere la regola politica dei nostri tempi insieme al fatto che avere il 40 per cento dei consensi od avvicinarcisi porta pure sfiga.

_____________________________________
Pezzo scritto ascoltando la canzone "17" della bravissima Madame che ci manda tra i tanti messaggi il seguente:
"le vetrine social sono le vetrine di Amsterdam".

Commenti