LA SINISTRA È SMARRITA NEL SOCIALE E NELLA CULTURA riflessione di Giuseppe Lumia

                                 
Non è facile mettere a fuoco i propri limiti, piuttosto preferiamo  evidenziare quelli degli altri. Succede nella vita, strasuccede  nella politica. Alla varie forze della Sinistra Europea sta accadendo proprio questo. Anche dopo il risultato disastroso del Land tedesco più conosciuto, quello Bavarese, si è ricaduti in questo errore che oramai si presenta come un vero e proprio vizio! In Italia si sta diffondendo a più non posso  questo stesso approccio.

Anche nel PD si rimane avvolti nel clima della ipercritica verso gli altri. Le elezioni regionali e comunali man mano sono state  un chiaro allarme ma non è successo niente di rilevante. Il referendum costituzionale è stato ancora più chiaro ma alla fine non si sono prese le dovute misure. Il 4 Marzo scorso il risultato elettorale è stato devastante ma siamo ancora sostanzialmente fermi nel metterci realmente in gioco.

Prima ci guardiamo dentro in profondità e meglio potremo affrontare il lungo, accidentato e faticoso cammino di ripresa delle varie forze progressiste.

Tra le tante idee su cui riflettere e riprogettare un aspetto  bisogna mettere a fuoco.

I vari soggetti politici di sinistra, progressisti e democratici hanno sempre, nel loro periglioso cammino, prestato particolare attenzione a tenere le gambe ben piantate nella socialità e nella cultura, con tutto il carico della propria identità, idealità, progetti, programmi, organizzazione, classe dirigente.

Deve essere ben  chiaro che  quando le forze progressiste perdono il contatto con il sociale da un lato e la cultura dall’altro i guai sono enormi sia sul versante elettorale che della tenuta di una funzione rilevante nella vita istituzionale.

Nella socialità  la Sinistra vive il contatto diretto e fecondo con il popolo,  sino a farsi in un certo senso popolo stesso, prestando attenzione soprattutto al ceto medio e alla persone più in difficoltà: sempre con loro per condividere insieme ansie e speranze e progettare e realizzare  cambiamento.

Nella cultura c’è anche  l’altro solido ancoraggio del pensare e strutturare la politica: sempre con la cultura e la sua ricca diversità per emanciparsi insieme e dialogare con le istanze più positive e democratiche via via emergenti nei vari campi di innovazione sociale, economica e civile.

Grazie all’ancoraggio a queste due dimensioni si può diventare  Sinistra  popolare, di governo,  e cosi raccogliere ampi consensi.

Facciamo un solo esempio.

Difendere l’Europa esclusivamente sostenendo l’Unione Europea è il preludio di una rovina elettorale per le forze progressiste ed è un modo per compromettere il futuro  della stessa Europa.

L’Unione Europa va invece smontata e sottoposta a severa critica: ha mancato clamorosamente sulle domande di uguaglianza, di sviluppo sostenibile e di sicurezza.

È il momento  per voltare pagina.

È il tempo propizio per convocare una sorta di Costituente degli Stati Uniti d’Europa e così investire su una nuova stagione di crescita, di occupazione e di lotta alle povertà. 

Con il cuore e la testa  agli  Stati Uniti d’Europa possiamo finalmente riprendere  energia, passione, consenso per ritornare a radicarci nei territori (anche quelli attualmente più ostici ai progressisti), senza  più smarrire le dimensioni vitali della socialità e della cultura.

Giuseppe Lumia

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